Clan Upstairs e Philosophy si alleano su Milano

Clan Upstairs, storico concept store milanese, e Philosophy by Lorenzo Serafini hanno avviato in occasione della fashion week un nuovo format di collaborazione sinergica tra retail e brand. Già presente nello spazio di via Pontaccio 15 da diversi anni, Philosophy ha infatti inaugurato all’interno dello store un vero e proprio shop-in-shop, l’unico a Milano, oltre al corner in Rinascente, in cui le fan del marchio possono trovare praticamente l’intera collezione.

Il progetto si inserisce nell’approccio strategico di Clan Upstairs, volto a creare una nuova modalità di collaborazione tra multimarca e aziende, con lo scopo di condividere necessità e obiettivi e di veicolare identità e valori, al fine di instaurare una relazione più diretta con il cliente finale.

“La collaborazione nasce da una conoscenza pluriennale tra noi e il gruppo Aeffe, che ci ha portato a unire le forze per raggiungere i nostri reciproci obiettivi: da un lato, l’esigenza di Philosophy di una sua ‘casa’ milanese, in cui esporre il proprio mondo; dall’altro, il nostro desiderio di garantire alla nostra clientela di trovare da Clan Upstairs capi che non si trovano facilmente altrove”, hanno spiegato a FashionNetwork.com Fabio Bisogno e Sarah Spaak, rispettivamente titolare e Responsabile Comunicazione del concept store. “Abbiamo addirittura alcuni capi in esclusiva mondiale, indossati da celebrities in occasione di importanti red carpet; in cantiere altri nuovi progetti come capsule, anteprime, lanci di progetti speciali”.

Del resto, il rapporto “umano” con i propri clienti è uno dei valori fondamentali del concept store di 600 metri quadrati che, nato nel 1990 inizialmente con proposte uomo e apertosi alla donna nel 1994, è diventato negli anni, grazie anche all’evoluzione del quartiere Brera in meta del turismo culturale, una delle principali destinazioni dello shopping a Milano.

“Oggi abbiamo una proposta equamente suddivisa tra uomo e donna, di oltre 100 brand; abbiamo sempre privilegiato il made in Italy, ma facciamo ricerca in tutto il mondo, anche di marchi emergenti”, prosegue Bisogno. “Vendiamo per l’80% a clienti stranieri, un po’ da tutto il mondo: Cina, Giappone, Corea, Filippine, Medio Oriente, ma anche Stati Uniti ed Europa; da qualche settimana stiamo assistendo al ritorno dei russi. Il nostro negozio cambia continuamente, ogni settimana è diverso; anche per quanto riguarda brand molto conosciuti, proponiamo un mix di prodotti selezionati da noi, cerchiamo di interpretare le collezioni sulla base dei gusti della nostra clientela”.

Circa 6 mesi fa, Clan Upstairs ha lanciato il proprio e-commerce, anch’esso con una particolare attenzione al cliente: “Chi fa il suo primo acquisto in negozio, ha la possibilità di accedere online a un’offerta molto più ampia rispetto a chi non è mai venuto a trovarci, che può invece acquistare solo alcuni capi selezionati”, spiega Bisogno. “Non volevamo un e-store tradizionale, anche in questo caso il nostro desiderio era di coccolare maggiormente i nostri clienti più fidelizzati. Sempre in quest’ottica, stiamo anche pensando di eliminare i saldi tradizionali per farli invece in forma privata, solo con la clientela più fedele”.

Infine, sempre con l’obiettivo di stringere un rapporto più stretto e diretto con i propri clienti, il concept store ha lanciato la scorsa estate il progetto “Milano Clan Upstairs Club”, un contenitore di iniziative trasversali come eventi serali o lezioni mattutine di yoga, che ha l’intento di far vivere momenti emozionali rafforzando il tradizionale atto d’acquisto.

Fonte: Fashion Network

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