Conad – Avanzini: il 2024 sarà all’insegna della continuità

Se l’inflazione sarà anche per il 2024 il filo rosso che caratterizzerà l’andamento del mercato e le strategie adottate da retailer e gdo, cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi sei mesi? Come ci si prepara alla sua riduzione auspicata? Abbiamo girato la domanda a Francesco Avanzini, direttore generale di Conad, che ci ha detto: “Noi di Conad pensiamo che l’inflazione sui beni di largo consumo si terrà tra il 3% e il 5%, a meno di ulteriori choc oggi non prevedibili. Dopo la partecipazione all’iniziativa del carrello tricolore, forti della nostra lunga e fruttuosa esperienza con Bassi & Fissi, continueremo su questa strada e agiremo su tre direttrici:
1) attueremo e rafforzeremo per tutto il tempo possibile il contenimento o la riduzione dei prezzi del nostro storico paniere “Bassi & Fissi”;
2) per tutti i prodotti a marchio Conad manterremo costante il nostro impegno per assicurare la qualità massima ai prezzi più accessibili;
3) collaboreremo con le aziende industriali che, come noi, hanno l’obiettivo di contenere gli aumenti di listino sotto i livelli dell’inflazione. Anzi, siamo certi che la relazione con l’industria migliorerà se, insieme, lavoreremo per tenere i prezzi al pubblico sotto controllo.

Una parte importante della nostra comunicazione per i clienti si baserà su questi impegni, lavorando sulla sempre maggior segmentazione della domanda, con il cliente al centro.

Sono queste le vostre priorità nel 2024?
Oltre alle iniziative per sostenere il potere di acquisto, che continueranno, il nostro obiettivo è dare continuità al nostro piano di sviluppo strategico 2023/2025, che è basato su quattro pilastri, a partire dalla multicanalità, intesa come lo sviluppo di format differenziati che propongono assortimenti studiati per soddisfare le diverse esigenze e stili di vita dei clienti italiani. Strategica la digitalizzazione, nel senso che la nostra piattaforma digitale Hey Conad continuerà ad arricchirsi di nuove opportunità e servizi per mezzo dei quali la nostra relazione con i clienti sarà rafforzata. Anche sul back end del nostro sistema, dalla supply chain alla rete vendita, avvieremo importanti investimenti per semplificare e rendere più competitivo il nostro sistema distributivo.
Un altro dei nostri pilastri strategici è rappresentato dalle mdd, sulle quali stiamo proseguendo il lavoro sull’innovazione delle linee di prodotto premium, sulla competitività dei prodotti più necessari e sull’integrazione delle linee Conad con gli stili di vita dei clienti.
Infine, a livello di sostenibilità, abbiamo avviato la preparazione dei relativi piani per il consorzio e per le cooperative, che ci consentiranno di stabilire i nostri obiettivi, di misurarne i miglioramenti, anno per anno e di inserirne di nuovi; la nostra ambizione è passare dalla semplice rendicontazione a una fase progettuale, che ci consentirà di inserire i parametri di sostenibilità nei bilanci di esercizio delle nostre aziende. Continueremo anche a proporre ai clienti di partecipare a iniziative che abbiano un impatto concreto su alcuni temi di interesse generale, nell’ambito della nostra piattaforma “Sosteniamo il futuro”.
Questi elementi strategici sono sempre nel solco di mettere i nostri soci nelle condizioni di dare continuità e sviluppo alle loro imprese commerciali.

Parliamo di promozioni, la cui pressione è leggermente aumentata, a fronte di una riduzione dell’efficacia. Che soluzioni si possono ipotizzare a breve e medio termine per uscire da questo empasse?

Da molto tempo la pressione promozionale in Conad è al di sotto delle medie nazionali e, anzi, negli ultimi mesi abbiamo lavorato sulla diversificazione delle iniziative promozionali nei canali di vendita.
Per noi l’evoluzione delle promozioni deve essere necessariamente correlata al mutamento delle abitudini dei clienti. Dobbiamo perciò rileggere le loro necessità e studiarne i comportamenti, individuando per loro le offerte che meglio rispondono alle loro esigenze e costruendo per loro iniziative efficaci.
Abbiamo lavorato anche con alcune imprese industriali su questo tema perché crediamo sia la strada per ridare importanza alle promozioni. La nostra idea è quella di passare da una pressione promozionale basata solamente su riduzioni generiche del prezzo a iniziative più differenziate, diverse le une dalle altre, per clienti che esprimono bisogni più specifici. La soluzione è un maggior lavoro nell’interesse del cliente, anzi, dei diversi target di clienti.

A proposito dei rapporti con l’industria di marca, dopo l’aspra dialettica di questi tempi in tema di aumenti dei listini, come evolveranno le relazioni alla ricerca di un equilibrio più stabile?
Per l’industria è stato facile semplificare il tema dell’aumento dei costi industriali, primo fra tutti quello dell’energia, come una minaccia per la loro stessa esistenza.
È palese che i loro bilanci, negli ultimi anni, non abbiano evidenziato rischi di questo tipo e, quindi, apriremo alcuni percorsi di collaborazione con quella parte dell’industria di marca che avrà la nostra stessa lettura dei mercati e del nuovo contesto dei consumi. In questa relazione è importante, inoltre, il coinvolgimento degli altri attori della filiera agroalimentare, agricoltori e allevatori in primis, perché insieme dovremo lavorare per il recupero del potere di acquisto dei clienti, fortemente intaccato dall’inflazione degli ultimi 18 mesi, che non può essere affidato al solo aumento degli stipendi.

Le mdd, protagoniste indiscusse nel 2023, svolgeranno questo ruolo anche nel 2024?
Per noi di Conad, la mdd è, da sempre, centrale nella strategia dell’offerta. Oltre un terzo delle nostre vendite e circa il 50% dei volumi venduti è espresso dai nostri prodotti di marca commerciale. Come già detto, stiamo facendo investimenti importanti sulle marche Conad, che coprono fasce di prezzo, di qualità e di servizio dedicate alla pluralità di clienti.
La nostra offerta “Bassi & Fissi” di prodotti di base indispensabili per una buona qualità della vita quotidiana sarà ancora protagonista di iniziative di contenimento dell’inflazione, cercando anche di migliorarne la competitività di prezzo, ma non intaccandone mai la qualità. Stiamo poi arricchendo gli assortimenti e rinnovando le marche Conad più specifiche come PiacerSi, Verso Natura, Essentiae, Sapori & Dintorni e Sapori & Idee. Rimane il nostro primo obiettivo per favorire la crescita dei nostri imprenditori e cogliere i bisogni dei nostri clienti.

Cosa chiedere al Governo per sostenere e sviluppare il retail, oltre a partecipare alle loro iniziative, da Dedicata a te al carrello antinflazione?

Al Governo chiediamo di lavorare al ripristino del potere di acquisto dei clienti consentendo di recuperare, almeno in parte, quanto perso con la fiammata inflattiva degli ultimi due anni.
Servono misure urgenti ma organiche perché non è possibile pensare che le imprese distributive possano ancora essere l’unica cassa di compensazione. Il Trimestre antinflazione e la carta Dedicata a te sono stati esempi virtuosi, peraltro sostenuti solo dal mondo della distribuzione, ma esercizi estemporanei: serve una strategia complessiva includendo tutti gli attori, inclusi quelli pubblici e del settore bancario.
Se il Governo promuoverà altre iniziative, ci troverà sempre pronti ad ascoltare nell’interesse dei clienti, ma con una grande attenzione al ruolo di tutti gli attori della filiera.

Fonte: mark.up.it

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