Coronavirus, negli Usa arrivano i mini bond culinari in aiuto dei ristoranti costretti alla chiusura

Negli Stati Uniti sbarcano i “mini bond culinari” per combattere gli effetti del Coronavirus. L’iniziativa, a metà tra la finanza e la gastronomia, vuole mettere al riparo i ristoranti americani dalle conseguenze derivanti dalla chiusura forzata dovuta alla pandemia. Si tratta di buoni per pranzi e cene che funzionano come obbligazioni di risparmio, da riscuotere quando gli esercizi potranno riaprire, con un premio per il sottoscrittore (ovvero il cliente futuro) del 25% rispetto al valore reale al momento dell’acquisto. Ad esempio, il bond culinario viene venduto dal ristoratore a un valore reale di 75 dollari e riscosso per 100 dollari in genere 30-60 giorni dopo l’acquisto.

L’iniziativa nasce da un manipolo di veterani del settore della ristorazione a stelle e strisce per far fronte all’emergenza dovuta all’impatto che il Covid-19 sta avendo sul comparto. L’obiettivo è garantire agli operatori la liquidità necessaria per andare avanti durante la serrata obbligatoria e contribuire a garantire la sopravvivenza dei ristoranti, molti dei quali a conduzione familiare. A promuoverla è stato il settore delle pubbliche relazioni che si è unito per creare una campagna chiamata “dining bonds”. Un sito dedicato, www.supportrestaurants.org, consente di acquistare il buono direttamente collegandosi al ristornate mettendo in diretto contatto esercizio commerciale e cliente.

“Evoca, non a caso, un’obbligazione di risparmio emessa in tempo di guerra, che è quello che l’industria sente in questo momento. I clienti investono nel futuro”, ha spiegato Helen Patrikis di HR-PR, co-fondatrice dell’iniziativa con Steven Hall, presidente di Hall PR. Il programma é attivo dal 16 marzo e ha registrato già l’adesione di decine di locali in tutti gli Usa, dal giapponese Hi-Collar a New York al Million Dollar Cowboy Steakhouse di Jackson Hole, Wyoming, passando al raffinato vietnamita Crustacean a Beverly Hills (Los Angeles). Ma la lista si allunga a vista d’occhio.

La filosofia del mini bond culinario è anche quella di trasformare una sciagura in un’opportunità, come spiega lo stesso Hall. “Questa è una straordinaria occasione per la nostra comunità di mostrare amore e sostegno per il settore dell’ospitalità e garantire un futuro ai ristoranti del cuore, e ai dipendenti che sono impiegati, non pochi dei quali rischia di perdere il lavoro. I ristoranti sono una parte vitale della nostra esistenza, sono luoghi di celebrazioni e romanticismo e hanno vissuto con i loro ospiti momenti belli ma anche brutti. Siamo sicuri che gli stessi ospiti sono consapevoli ora che i loro ristoranti preferiti hanno bisogno di aiuto”.

Fonte: lastampa.it

Nel nostro Paese l’iniziativa è stata ripresa dall’italiana Rossignoli.

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