Covid e supply chain: le aziende gestiscono i rischi e accelerano sulla digitalizzazione

In due convegni tenuti a Milano, Dnv – ente di certificazione leader a livello internazionale – ha discusso di “Economia Circolare, dalla teoria alla pratica” e di “Gestione sostenibile della supply chain: digitalizzazione e fiducia in primo piano”.

Economia circolare e corsa alla digitalizzazione sono stati al centro di due dibattiti organizzati a Milano da Dnv – ente di certificazione leader a livello internazionale – alla manifestazione Tuttofood.

La transizione a un modello di economia circolare è la chiave per migliorare la sostenibilità nel settore Food&Beverage. Un cambiamento che si può attuare attraverso nuovi modelli di produzione e l’implementazione di un ecosistema capace di garantire tracciabilità e trasparenza della supply chain, di cui hanno discusso Federica Guelfi, Circular Economy project manager, Salvatore Pizzo, Food&Beverage sales manager, e Antonio Astone, Global service manager Assurance and Supply Chain di Dnv.

Il workshop ‘Economia Circolare, dalla teoria alla pratica’ ha proposto spunti ed esempi utili per la transizione ad approcci di economia circolare su scala nazionale, regionale e globale. E’ stata anche l’occasione per presentare i risultati della ricerca ViewPoint promossa da Dnv che ha coinvolto 800 aziende nel mondo, di cui più di 100 nel settore F&B, allo scopo di sondare il grado di adozione di nuovi modelli di business circolari, le relative metriche utilizzate, i benefici ottenuti e le sfide affrontate dalle aziende impegnate nella fase di transizione. E’ stato affrontato anche il tema del nuovo standard Iscc Plus che permette alle aziende di monitorare e dimostrare la sostenibilità dei propri prodotti attraverso il controllo di requisiti di sostenibilità, di tracciabilità e del bilancio di massa dell’intero sistema, lungo tutta la filiera produttiva.

Nel secondo incontro è stata messa in primo piano la gestione sostenibile della supply chain. Durante la prima ondata della pandemia da Covid-19, nel marzo del 2020, infatti, Dnv ha lanciato una ricerca che ha coinvolto oltre 4.500 consumatori in 15 Paesi nel mondo, per sondare “Cosa conta per i consumatori quando acquistano un prodotto alimentare”. I risultati hanno evidenziato la richiesta di una maggiore trasparenza sull’origine dei prodotti e delle materie prime, confermando che i consumatori sono disposti a pagare di più se un prodotto o produttore è certificato secondo standard di qualità/sicurezza alimentare.

Nel luglio dello stesso anno, Dnv ha lanciato anche una seconda ricerca indirizzata alle aziende, “Dalla resilienza della supply chain al vantaggio competitivo”. Tra le 1.142 aziende di tutti i settori intervistate nel mondo, le realtà operanti nel Food & Beverage hanno dimostrato maggiore consapevolezza dei rischi connessi alle filiere, rispetto alla necessità di continuità del business. È emersa, inoltre, l’esigenza di garantire l’origine e l’integrità dei prodotti lungo tutta la supply chain, attraverso soluzioni digitali innovative come la blockchain, come hanno osservato Stefano Santamato, Sales Manager Central & Southern Europe, FMCG & Retail in Dnv, Alessia Bonifazi, Head of Communication & CSR Lidl, Alberto Sartori, Supply Chain Manager in Dnv, e Luciano Pirovano, Board Member of International Seafood Sustainability Foundation (ISSF) and Global Sustainable Development Director in Bolton Food.

Fonte: efanews.eu

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