Fast Retailing scommette su Uniqlo

Fast Retailing,  uno dei maggiori retailer asiatici di abbigliamento e proprietario dell’insegna Uniqlo, ritocca al rialzo le previsioni annuali dopo il buon andamento del primo semestre. Invece resta in perdita il business dei global brand, che comprende i marchi Helmut Lang e Comptoir des Cotonniers

Come riporta Reuters, l’ebit del gruppo è salito a 56,6 miliardi di yen (quasi 430 milioni di euro) contro una previsione di 49,1 miliardi di yen. L’ebit dell’intero esercizio che chiude in agosto dovrebbe raggiungere i 225 miliardi di yen (+27,5% sull’anno prima), dalla precedente stima dell’azienda di 200 miliardi e sopra le previsioni degli analisti. 

A trainare il gruppo è il business di Uniqlo, che dovrebbe arrivare in Italia nel 2019 con un primo opening a Milano. Il brand ha registrato 494 miliardi di yen di ricavi in Giappone (+8,5%) e 507 miliardi all’estero (+29%).

Il brand GU ha invece sfiorato i 106 miliardi (+8,3%) mentre il business dei “global brand” è salito a 78,4 miliardi di ricavi (+11%), anche se accusa 5,6 miliardi di perdite operative, su cui gravano i marchi come Comptoir des Cotonniers e Helmut Lang. Stazionario il rosso di Princesse tam.tam, in calo invece il brand jeanswear americano di alta gamma J Brand.

Nei piani del management c’è l’espansione di Uniqlo International con l’apertura di nuovi store fisici, ma anche il potenziamento dell’online. Stando a quanto riporta Reuters, le intenzioni del management sono di raddoppiare il peso dei ricavi online globali di Uniqlo, dal 9% attuale, entro il 2023.  

Tratto da Fashionmagazine.it

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