Le cinque strategie dei consumatori italiani per combattere i prezzi elevati dei prodotti alimentari

Lo studio Consumer Pulse di dunnhumby rivela come mantenere i prezzi coerenti e costanti nel tempo sia la chiave per migliorare la percezione di valore.

dunnhumby, lider globale nella Customer Data Science, ha analizzato i dati della decima edizione del suo studio Consumer Pulse per l’Italia, un programma di ricerca internazionale originariamente concepito per monitorare i cambiamenti di comportamento dei consumatori durante e in seguito la pandemia di Covid-19 e ora utilizzato per analizzare come reagiscono i consumatori davanti all’aumento del costo della vita.

Lo studio, realizzato alla fine del 2023, fornisce conclusioni rilevanti sui cambiamenti nel comportamento degli Italiani riguardo agli acquisti alimentari per adattare i loro budget ai prezzi attuali.

I consumatori acquistano alcuni prodotti solo quando sono in offerta
Dopo quasi due anni di inflazione elevata che ha avuto un impatto sull’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, i consumatori italiani hanno sviluppato le proprie strategie per adattare gli acquisti alle proprie tasche. Secondo lo studio, il 72% degli Italiani ritiene che i prezzi dei prodotti alimentari siano più alti rispetto ad un anno fa. E per far fronte a questa situazione applicano cinque strategie interessanti, tra cui acquistare determinati prodotti solo se sono in offerta (38%) e quindi farne scorta grazie alla convenienza (43%), confrontare i prezzi di diversi punti vendita prima di decidere dove fare la spesa (36%), comprare in negozi dove i prezzi regolari sono bassi (35%) e fare la spesa sempre nello stesso negozio (32%).

Il Consumer Pulse analizza, inoltre, quali aspetti determinano maggiormente la percezione del valore da parte dei consumatori nei punti vendita. Qui primeggia la capacità del retailer di mantenere i prezzi costanti nel tempo (89%), seguito dall’offerta di prezzi convenienti per i prodotti freschi (88%).

Per quanto riguarda la tipologia di punto vendita, il supermercato si distingue rispetto alle altre, poiché il 64% degli intervistati ha dichiarato di averne visitato uno nell’ultima settimana, contro il 44% che ha dichiarato di aver visitato un ipermercato e il 36% un discount. Invece, i negozi specializzati sono stati visitati solo dal 4% degli intervistati nell’ultima settimana, anche se spicca la preferenza per questo formato nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

Il prezzo è il principale ostacolo ad uno stile di vita più salutare e sostenibile
Questa decima edizione del Consumer Pulse conferma che i consumatori italiani attribuiscono sempre più importanza alla salute e alla sostenibilità e intendono incorporare questi criteri nella scelta dei prodotti da includere nel carrello. Così, il 33% prevede di acquistare prodotti da aziende agricole o locali, il 32% acquista più private label rispetto allo scorso anno e sempre il 32% acquista prodotti organici o naturali.

Tuttavia, come lo scorso anno, il prezzo potrebbe fungere da ostacolo affinché i consumatori basino le loro decisioni di acquisto su questi principi sostenibili. Il 44% degli intervistati cerca di scegliere cibi sani quando fanno la spesa e il 34% afferma che comprerebbe prodotti più sostenibili, ma il loro prezzo è troppo alto.

“Conoscere come evolvono i comportamenti degli acquirenti di prodotti alimentari è essenziale affinché i retailer possano sviluppare strategie adeguate a soddisfare le loro esigenze e rispondere alle loro necessità. Se teniamo conto che questi cambiamenti comportamentali avvengono ad una velocità sempre maggiore, diventa essenziale poterli monitorare e agire il più rapidamente possibile utilizzando tecnologie e strategie basate sui dati”, afferma Marco Metti, Business Development Manager di dunnhumby Italia.

Sul Consumer Pulse di dunnhumby
Lo studio Consumer Pulse di dunnhumby è uno studio globale condotto da marzo 2020 con l’obiettivo di esplorare il comportamento dei consumatori. Questa edizione include risposte dei consumatori in Italia, Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Nuova Zelanda e Sudafrica. In ciascuno di questi paesi vengono analizzate le risposte di un campione di almeno 400 partecipanti.
Maggiori informazioni sulla decima edizione del Consumer Pulse su: https://resources.dunnhumby.com/consumer-pulse-survey-december-2023/

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