Lloyds cresce con le farmacie in franchising

Il futuro delle farmacie? Saranno le grandi catene. Quella col marchio Lloyds per esempio è già a quota 228: 170 farmacie di proprietà, 40 in franchising, 18 parafarmacie. L’obiettivo è crescere in fretta: il piano biennale prevede altre 60 farmacie in franchising oltre a nuove acquisizioni nel Centro-Nord mentre ancora non si parla di sbarco al Sud.

Questa catena leader in Italia appartiene alla multinazionale americana McKesson, nel 2014 decise di allargare il suo business all’Europa e acquistò Celesio, gruppo con sede a Stoccarda specializzato nella distribuzione di medicinali e nella gestione delle farmacie. Il battesimo italiano è avvenuto costituendo Admenta, una costola di McKesson-Celesio, e l’attività ha avuto un’accelerazione quando il parlamento ha approvato la legge che consente alle società di capitali di acquisire direttamente la proprietà di farmacie. Il fatturato è stato lo scorso anno di 560 milioni di euro: 305 dalla divisione che si occupa della distribuzione dei farmaci, il resto dalla gestione delle farmacie (quest’anno è prevista una crescita attorno al 4%). 

Ogni mese Lloyds serve nelle proprie farmacie un milione di clienti. Come spiega Domenico Laporta, a.d. di Admenta, la struttura delle farmacie italiane era piuttosto antiquata. Lloyds ha introdotto un modello più dinamico, col farmacista che diventa consulente per la salute e si distingue per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione. 

Tra le novità introdotte da Lloyds anche un’app per chiedere di andare a ritirare la ricetta dal medico e farsela recapitare a casa insieme ai farmaci prescritti. Mentre una seconda app ricorderà quando è ora di assumere la medicina e quando la confezione sta esaurendosi. Inoltre a breve l’azienda un servizio che consentirà di prenotare attraverso la farmacia le visite specialistiche in strutture private.

Il manager si esprime inoltre sulla situazione dell’e-commerce, dove il fatturato del settore è ancora limitato, a quota 90 milioni di euro, poiché non è possibile vendere farmaci che necessitano della ricetta medica. Quindi è marginale se si  pensa che il fatturato del settore farmaceutico in Italia è di circa 26 miliardi di euro. 

 

Tratto da Italia Oggi

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