Goods rental market: in Cina adesso il lusso si affitta

Non solo biciclette, taxi, alloggi e ombrelloni, adesso i consumatori cinesi iniziano ad apprezzare anche lo scambio e l’affitto di prodotti di lusso. Un business quello della sharing e rent economy che sta attirando miliardi di dollari di investimenti, nonostante le preoccupazioni spesso espresse dagli osservatori occidentali sul mercato cinese, in generale, considerato più che saturo.

 Non c’è dubbio che i consumatori cinesi amino i beni di lusso. Secondo diversi report, ben 7,6 milioni di famiglie hanno fatto acquisti luxury nel 2016, contribuendo a quasi la metà delle vendite di beni di alta gamma mondiali.

 È però altrettanto vero che i cinesi stanno diventando sempre più razionali nello shopping. Il compromesso tra l’ossessione del consumo di lusso e la crescente giustificazione per l’acquisto di tali articoli è una delle forze propulsive per l’ascesa del rent e sharing business, il cui target principale sono i Millennials e i nativi digitali.

 «È irrealistico convincere le giovani laureate a comprare una borsa griffata che costa migliaia di dollari. Ora però possono spendere un decimo del costo per provarne una al mese. Una soluzione molto allettante» ha commentato una consumatrice cinese su Weibo, la piattaforma di microblogging asiatica.

 Dato che i trend del lusso e della moda sono in continua evoluzione, non appare più ampiamente accettato, tanto meno considerato un modo per elevare il proprio status, fare un investimento significativo per un capo o un accessorio da utilizzare poche volte. Tanto più che adesso la mania di postare foto su Instagram impone di indossare un abito una o al massimo due volte.

 Chi sono allora i più importanti player cinesi della luxury sharing e rent economy?

 Dou Bao Bao è una start-up di Pechino specializzata nell’affitto di borse. Con un deposito rimborsabile fisso che varia in base al valore della borsa, le consumatrici possono noleggiare borse di marchi quali Louis Vuitton, Prada, Chanel, Christian Dior, Hermès e Céline. Contrariamente alla fee di deposito elevata, il costo del noleggio può essere pari a 15 dollari al mese.

 Le borse non sono gli unici articoli di lusso affittati in Cina. Y-Close (nella foto) di Pechino offre il noleggio di abbigliamento di target elevato, seguendo il modello di business del newyorchese Rent The Runway. A un canone mensile di 73 dollari, i consumatori possono scegliere tre articoli di abbigliamento e scambiarli tutte le volte che desiderano. La consegna è inclusa nella tariffa.

 Ms Paris è un’altra piattaforma di noleggio di abbigliamento di Shanghai. Lanciata nel 2015, conta quattro store fisici nelle principali città cinesi tra cui Shanghai, Pechino e Guangzhou, dove i clienti possono provare i loro vestiti. Oltre a pagare una membership che parte da 39 dollari, i sottoscrittori possono noleggiare un abito di design al giorno.

 Tratto da Jingdaily.com

 

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