Travel retail: un futuro in continua trasformazione

Il Travel retail e la sua evoluzione.

E’ stato questo il focus della 7° edizione del convegno, organizzato da Retail Institute, tenutosi a Milano il 19 settembre. Una mattinata di confronto e scambio di idee ed esperienze; importanti le testimonianze di alcuni dei protagonisti del retail quali Tomaso De Abbondi (SEA-Aeroporti di Milano), Gianni Saccani (Grandi Stazioni Retail), Alice Marianucci (Etro), Marco Beretta (Areas Italia-MyChef), Andrea Calistri (EatHappy) e Umberto Gonnella (101CAFFE’).

Cambiano e crescono mobilità e abitudini di consumo dei viaggiatori: questi i fattori determinanti e di forte impatto per domanda e offerta di prodotti e servizi nei principali luoghi di transito. Ne deriva che questi ultimi si trasformano, di certo continueranno a farlo, divenendo sempre più centri di acquisto (si tenga conto che, se è vero che i consumi segnano una stagnazione, così non è per hub ferroviari e aeroportuali, caratterizzati dal segno più), di aggregazione e, non ultimo, di esperienza. Esperienza sempre più impattante, grazie anche ai millennials (e, almeno parzialmente, alla generazione Z), sempre più attivi, numericamente importanti e determinanti nelle scelte di acquisto, non istintivo ma ponderato.

E’ necessario quindi migliorare l’esperienza di buying, sempre più ragionato, dialogando con i consumatori (soprattutto quelli più giovani ma numericamente estremamente importanti) attraverso le piattaforme e app preferite da questi ultimi, per favorire un rapporto paritario di interscambio e fiducia; parlando, in sintesi, una lingua comune che favorirà la fidelizzazione. Un linguaggio condiviso che può e deve passare anche attraverso una interpretazione più razionale dei big data, a volte “tradotti” con approssimazione; meglio poche informazioni, pochi numeri ma ben gestiti e “letti”, per un efficace posizionamento ed esperienza di vendita. E devono anche evolversi, ma già è un processo di trasformazione parzialmente in atto, anche le food court, offrendo servizi diversificati per intercettare un “macromondo” di viaggiatori con abitudini alimentari diverse e cosmopolite e sempre più alla ricerca di una ristorazione di alto livello qualitativo.

Fonte: Instoremag.it

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