Uber, occhio vigile sulle rivali

Dopo aver portato Uber in tribunale e aver puntato su una sua diretta rivale negli Stati Uniti come Lyft, Google ha deciso adesso di scommettere anche sul mercato asiatico. E lo ha fatto investendo nel servizio di trasporti alternativo Go-Jek in Indonesia.

Nel Sud-est asiatico Go-Jek (e anche Grab) sono avversari temibili per Uber, che ha già dovuto abbandonare la Cina e sta vivendo momenti difficili dopo le intricate vicende che hanno portato all’arrivo del nuovo ceo Dara Khosrowshahi e le ultime accuse di pirateria aziendale.

Un’operazione che crea dunque ulteriori grattacapi (come se non bastasse) alla compagnia californiana e rivela che, mentre l’Europa è ancora impegnata nella diatriba pro o contro Uber, dall’altra parte di mondo l’azienda di San Francisco è stata superata da nuovi e aggressivi concorrenti.

Il Sud-est asiatico, secondo un rapporto di Google, diventerà nel 2025 un’industria da oltre 20 miliardi di dollari. Ecco quali (e quanti) sono gli avversari più agguerriti per Uber in giro per il mondo. Prima di tutto Go-Jek

L’ultimo investimento da 1,2 miliardi di dollari (al quale appunto ha partecipato anche Google) ha permesso alla startup indonesiana di raggiungere una valutazione di 4 miliardi di dollari. Tra gli altri investitori anche Tencent, Jd.com (azienda cinese rivale nell’e-commerce di Alibaba) e i fondi Measean-Dianping e Temase.

Vi è poi Grab, l’Uber della Malesia ha recentemente raccolto 2 miliardi e mezzo di dollari di investimenti e detiene attualmente una quota di mercato del 95% nel sud-est asiatico per il ride-sharing e il 71% di veicoli privati.

Con una valutazione totale di 56 miliardi di dollari e un ultimo round di raccolta fondi da 4 miliardi, Didi Chuxing è l’Uber cinese. Al mondo c’è solo un’altra startup con una valutazione più alta di Didi Chuxing: Uber, appunto. All’inizio di gennaio la società cinese ha anche acquisito 99, gruppo brasiliano specializzato in trasporti, allargando così il suo raggio d’azione al Sud America.

La stessa società californiana possiede il 17,5 % di Didi, che a sua volta aveva investito un miliardo di dollari nel principale rivale di Uber in America, Lyft. La startup cinese – sulla quale ha investito un miliardo anche Apple – ha ora deciso di puntare forte su intelligenza artificiale e auto a conduzione autonoma, aprendo il Didi Lab a Mountain View. Praticamente a casa Google.

Tratto da wired.it

 

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