DNV, partner di TUTTOFOOD 2021, presenta la ricerca “Viewpoint sulla Supply Chain Resilience”

Il Food & Beverage si conferma un settore reattivo. E che, nonostante alcune oggettive limitazioni – come le dimensioni aziendali talvolta ridotte – vuole investire in innovazione. È quanto emerge da un’indagine sulla resilienza delle supply chain condotta nel 2020 da DNV, ente di certificazione leader a livello internazionale e nuovo partner di TUTTOFOOD 2021. Dalla ricerca il Food & Beverage emerge come uno dei settori in cui le discontinuità e le relative conseguenze appaiono meno severe. Ad esempio, quasi la metà dei rispondenti (il 46,9% rispetto a una media del 38,7%) riferisce un impatto nullo o limitato. Sebbene anche in questo settore il 48,8% delle aziende abbia registrato una riduzione nelle vendite, solo il 30% ha sperimentato limitazioni operative.

“Il minore impatto della pandemia sul settore agroalimentare era un risultato atteso” commenta Alberto Sartori, Supply Chain Manager, Supply Chain & Product Assurance – Southern & Eastern Europe di DNV. “In molte aziende la produzione è proseguita normalmente e i consumi, almeno nel Retail, sono rimasti costanti quando non aumentati. In molti Paesi le filiere agroalimentari sono state salvaguardate nonostante i lockdown e questo vale ancora di più per l’agroalimentare italiano, in cui preservare la filiera, spesso locale, è un importante valore aggiunto. Le conseguenze nel settore sono per lo più indirette e legate in particolare alla riorganizzazione della logistica e al contingentamento del personale richiesto dai protocolli sanitari”.

Va però sottolineato che per le aziende italiane l’incremento dei costi operativi è stato più marcato (50% rispetto al 35% globale) e continuare a fare business è diventata una sfida ancora più impegnativa: “Non stupisce – prosegue Sartori – che anche nel Food molte imprese abbiano adottato piani di backup che prevedono di diversificare la base fornitori, ma si tratta per lo più di soluzioni reattive e temporanee, mentre il settore investe nel preservare le filiere in misura superiore alla media. Le aziende si sono attivate anche per collaborare in modo costruttivo con i fornitori esistenti, secondo la buona pratica di approfondirne la conoscenza, stabilire le priorità e incrementare la comunicazione. Le aziende del Food & Beverage dimostrano maggiore consapevolezza dei rischi connessi alle filiere e delle esigenze di tracciabilità, anche avvalendosi di soluzioni digitali innovative come la blockchain”.

In questo quadro, TUTTOFOOD 2021 sarà un’edizione fortemente orientata alla qualità piuttosto che la quantità. Contenuti di alto profilo non solo nell’area espositiva, ma anche nel fitto palinsesto di eventi saranno assicurati dalle autorevoli partnership. Quello di DNV va ad aggiungersi ai contributi di Apci, Assica, Dolce Italia, FederBio, IRi, Netcomm, Pasta Italia, Retail Institute Italy, Unione Italiana Food, UnionAlimentari, Unas, Unione Italiana Vini. Una stretta collaborazione prosegue inoltre con ICE nello scouting e la relazione con gli stakeholder internazionali.

Fonte: tuttofood.it

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