Elena Mirò sperimenta strategie omnichannel

Elena Mirò amplia le opzioni di shopping multicanale. Il brand di Miroglio Fashion ha osservato e compreso i nuovi comportamenti di acquisto delle sue clienti sperimentando una serie di nuove strategie. Il marchio ha appena lanciato ‘Go Instore’, servizio che permette l’attivazione di una sessione di shopping online. Attraverso il sito web del marchio, le utenti possono dialogare in collegamento diretto con una delle store manager in negozio che, grazie all’ausilio di una webcam, funge da consulente personale. Le clienti, senza mostrarsi, possono scoprire direttamente da casa l’assortimento nei flagship di Milano Piazza La Scala, Bari e Torino, avvalendosi dell’esperienza del personale nei punti vendita. “Grazie a ‘Go Instore’ si crea un’esperienza fisica in ambito digitale, la store manager può dare consigli mirati alla cliente e magari proporre nuovi indumenti da inviare attraverso il servizio ‘Shopping Smart Box’”, spiega Martino Boselli, brand director del marchio.

Proprio il servizio ‘Shopping Smart Box’, attivo da cinque settimane, sta riscuotendo un notevole successo: una selezione di capi pensata ad hoc per la cliente viene scelta dallo staff dei negozi e inviata a casa in un’apposita scatola, creando inoltre un inaspettato effetto sorpresa. Il servizio ha finora raggiunto oltre 300 clienti: “La smart box ha un tasso di reso di circa il 15 per cento. La svolta vincente è stata mettere al centro della relazione tra il brand e le clienti le nostre store manager. La cerimonia di vendita sta cambiando, adesso non inizia più quando la cliente varca la soglia del negozio ma molto prima”, riflette Boselli.

A ciò si aggiunge il ruolo sempre più importante di WhatsApp: “Oggi più del 40% delle clienti interagisce con i nostri negozi attraverso la app di messaggistica, intercettando bisogni, richieste e curiosità. Se prima le consumatrici venivano contattate da noi, adesso sono connesse e possono chiederci informazioni creando un dialogo bidirezionale diretto con le store manager”, dichiara il manager.
Elena Mirò ha giocato d’anticipo. Già dall’inizio del lockdown la griffe aveva attivato un servizio di accoglienza privata in boutique, permettendo alle clienti di riservare uno showroom dedicato per scegliere e provare i capi della collezione in condizioni di assoluta sicurezza. Oggi la presa di appuntamento vale il 35% delle vendite. Nelle prime settimane ha toccato punte del 65 per cento.

Fonte: pambianconews.com

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