Furla stipula una partnership con Mavive

Nasce una partnership fortemente radicata nella tradizione delle aziende familiari tutte italiane tra il gruppo bolognese di accessori Furla e quello veneziano di profumeria Mavive, i quali hanno annunciato il perfezionamento di un accordo di licenza che sfocerà nella produzione e distribuzione in tutto il mondo del primo profumo a marchio Furla.

Furla prosegue in questo modo la sua strategia di posizionamento lifestyle diversificando ulteriormente l’offerta ed entrando per la prima volta nel settore della bellezza, ricorda il comunicato ufficiale dell’iniziativa.

“Per Furla, entrare nel settore della bellezza è strategico nel nostro desiderio di diversificazione e rafforzamento del posizionamento lifestyle del marchio”, ha affermato Alberto Camerlengo, CEO del Gruppo Furla, nel comunicato, aggiungendo che: “La creazione di un profumo avvicinerà ancora di più il marchio ai consumatori di tutto il mondo”.

Nello stesso comunicato, Massimo Vidal, CEO di Mavive, ha espresso “grande soddisfazione” per la finalizzazione “dell’accordo di licenza con Furla, che ci consentirà di creare la prima linea di fragranze di uno dei marchi di pelletteria italiani più apprezzati e prestigiosi al mondo”.

La firma bolognese di pelletteria, fondata nel 1927 da Aldo Furlanetto, ha chiuso il 2018 con un incremento di fatturato del 2,8% a tassi di cambio correnti (e del 5,2% a cambi costanti), raggiungendo quota 513 milioni di euro; l’e-commerce è cresciuto del 45,7% a cambi costanti.Le esportazioni rappresentano l’85%. Furla è distribuito attraverso 490 negozi monomarca situati in circa 100 nazioni mondiali, e in una rete di oltre 1.000 punti vendita multimarca.

Fondata nel 1986 da Massimo Vidal, Mavive affonda le radici nella famosa azienda familiare Vidal, quella del bagnoschiuma omonimo. Oggi è rappresentata dalla terza e quarta generazione della famiglia Vidal, che ha debuttato nel settore dell’igiene personale nel 1900. Mavive SpA è presente in oltre 90 Paesi. Nel 2018, la società ha confermato di aver generato un fatturato complessivo di oltre 60 milioni di euro per il canale all’ingrosso, con l’export che ha rappresentato il 62% del giro d’affari totale.

Fonte: Fashion Network

 

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