Hudson Yards, tra un mese l’opening a New York

Un maestoso progetto per tappe sta ridefinendo l’area ovest di Manhattan: Hudson Yards rappresenta il più ampio sviluppo immobiliare privato dai tempi del Rockefeller Center, per un valore complessivo di 25 miliardi di dollari.

Realizzato da Related companies e Oxford properties group, coinvolge un totale di 1 milione 600 mila metri quadrati di spazi residenziali e di business, scuole, hotel, più di 100 negozi, ristoranti, 4 mila residenze private e The Shed, il primo polo di belle arti della città che si apre a tutte le discipline e ai nuovi talenti.

Il prossimo tassello di questo progetto verrà mostrato al pubblico il 15 marzo ed è stato anticipato ieri in una preview su inviti. Questa è la data del cosiddetto Grand Opening, con il disvelamento del quartiere, della piazza centrale del nuovo hub per lo shopping e il “Vessel”, struttura openair disegnata da Thomas Heatherwick e composta di 154 scale interconnesse tra loro che offrono ai visitatori una nuova prospettiva inedita sugli Hudson Yards.

Attualmente sono già stati aperti due building, il 10 Hudson Yards e il 55 Hudson Yards, ma il 2019 si preannuncia come un anno clou, con l’inaugurazione di nuovi edifici, ristoranti e dining concept.

«Hudson Yards riunisce i principali marchi di moda di ogni categoria, dal lusso al fast fashion, con nuovi concetti di vendita al dettaglio esperienziale», ha spiegato Esty Ottensoser, retail specialist di Related companies. Tra essi, il primo negozio di Neiman Marcus, la cui apertura è prevista a marzo 2019 con un grande evento inaugurale, così come altre boutique dedicate al segmento lusso.

L’area, che conta anche 56 mila metri quadrati di spazi pubblici all’aperto e un Equinox Hotel, si sta dunque configurando come un nuovo polo dedicato alla moda. A marzo sono previste le inaugurazioni anche dei negozi di Tory BurchChanelForty Five Ten, del distributore Watches of Switzerland e Cartier. Inoltre, 7 mila metri quadrati saranno destinati ai brand digital native e marchi sperimentali come l’italiano M.Gemi, e poi Mack WeldonRhone e FrankieCoLab.

Negli obiettivi, lo sviluppo di questo nuovo distretto dovrebbe contribuire per 19 miliardi di dollari al prodotto interno lordo della città di New York, ovvero il 2,5% del totale della metropoli.

«Hudson Yards è la prova che una città può essere sostenibile e resiliente e allo stesso tempo essere un vivace centro per la comunità. Partecipando a una mostra al The Shed, godendo dell’incredibile collezione d’arte negli spazi pubblici, cenando con i migliori chef del mondo o acquistando un marchio di moda e-commerce, Hudson Yards offrirà un’esperienza unica alla città di New York», ha precisato Esty Ottensoser.

Tratto da MF Fashion

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