Spesa sicura al supermercato. Debutta la maniglia per aprire i vani frigo con l’avambraccio

Igiene e precauzione. Con piccoli accorgimenti quotidiani si può costruire una barriera per arginare la diffusione del coronavirus. E proprio basandosi su questo principio, nei supermercati finlandesi è in fase di test una maniglia per l’apertura a braccio delle vetrine refrigerate. I murali frigo, nei punti vendita più moderni e attenti all’ambiente, sono infatti chiusi come lo sono gli scomparti dedicati ai surgelati. Per acquistare la merce al loro interno, come un vasetto di yogurt o una bottiglia di latte, è quindi necessario aprirli, toccando la maniglia: un’azione banale, ma di questi tempi osservata speciale. Su quella superficie, infatti, toccata migliaia di volte al giorno dai clienti del punto vendita, potrebbe trovarsi il coronavirus e se una persona dove aver usato la maniglia si dovesse portare inavvertitamente la mano agli occhi o alla bocca correrebbe il rischio di essere contagiata.
La nuova maniglia vuole evitare proprio questo: è stata studiata per permettere l’apertura con l’avambraccio, rendendo l’operazione più igienica e sicura, soprattutto se si va a fare la spesa senza indossare i guanti. Il piccolo strumento, una sorta di gancio realizzato con la stampa 3D, si può facilmente montare alle strutture esistenti nei supermercati ed è realizzato in plastica riciclata; la soluzione, inoltre, agevola l’apertura ai diversamente abili, rendendo anche per queste persone la spesa più sicura.

Come ha riportato un servizio della Reuters, la novità è stata accolta con favore dai cittadini finlandesi: è vista come una buona abitudine da prendere per contenere la diffusione del coronavirus.

La Finlandia ha registrato quasi 4.300 casi di contagio e 155 morti, dal 19 marzo scorso ha chiuso i suoi confini e ha varato un pacchetto di misure per limitare gli spostamenti delle persone e favorire il distanziamento sociale. Nei giorni scorsi, per esempio, il primo ministro finlandese Sanna Marin, che sta lavorando dalla sua residenza in via precauzionale, dopo che un componente del suo staff è entrato in contatto con una persona malata di Covid-19, ha annunciato che gli assembramenti con oltre 500 persone sono stati banditi fino alla fine di luglio, mentre fino a metà maggio è in vigore la norma che vieta incontri con più di partecipanti. Il 1° maggio, quindi, salterà il Vappu, la grande festa di primavera che vede la capitale Helsinki riempirsi di mercatini e persone con il classico berretto bianco affollare i parchi della città per picnic all’aria aperta.

Il monitoraggio dell’epidemia, intanto, si sposta nelle fogne: l’Istituto finlandese per la salute e il welfare e l’Università di Tampere hanno avviato un campionamento delle acque reflue in tutto il Paese per determinare la presenza del coronavirus su una scala maggiore rispetto ai test sierologici individuali. «Lo studio delle acque reflue mette in evidenza la prevalenza del virus a livello di popolazione su diverse località», ha spiegato la ricercatrice Tarja Pitkänen.

«Finora abbiamo avuto successo nel rallentare la diffusione dell’epidemia», ha detto Marin, «la Finlandia si allontanerà gradualmente dalle restrizioni verso un maggiore controllo dell’epidemia». E lo farà, ha spiegato la giovane premier, anche grazie a un’applicazione per il contact tracing e perché le misure restrittive sono state prese immediatamente, prima che il virus avesse causato anche un solo decesso nel Paese nordico. Il riferimento velato è alla vicina Svezia che, dopo aver minimizzato i rischi del Covid-19 e non aver attuato rigide misure, ora presenta casi dieci volte superiori rispetto a Finlandia e Norvegia, con oltre 15 mila contagiati e circa 1.800 decessi per un Paese che ha poco più di 10 milioni di abitanti.

Fonte: italiaoggi.it

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