Coronavirus, per le consegne a domicilio arriva la «contactless delivery»: ecco cos’è

Mai come in questo periodo, i servizi di home delivery potrebbero giocare un ruolo cruciale nella vita di milioni di italiani. Si pensi per esempio alla richiestissima spesa online, oppure ai pasti caldi da ordinare per pranzo o per cena (a condizione di osservare precise norme igienico sanitarie, infatti, la ristorazione con consegna a domicilio resta consentita). Paradossale sarebbe però evitare per tutto il giorno contatti esterni per poi non rispettare il fatidico metro di distanza al momento di ritirare il cibo. Un rischio che è meglio non correre per tutelare non soltanto sé stessi, ma anche i driver, che ogni sera si spostano di abitazione in abitazione. La risposta al problema c’è: si chiama «contactless delivery» (consegna senza contatto) e a implementarla per la prima volta in Italia è stata Domino’s Pizza. Un metodo semplice e immediato, perfettamente in linea con le indicazioni delle autorità. C’è quindi da scommettere che verrà presto adottato anche da tutte le altre piattaforme che prevedono il servizio porta a porta.

Come funziona?
Richiedere la nuova consegna è facile: al momento di concludere l’ordine sul sito o sull’app, è sufficiente ricordarsi di specificare nella sezione «istruzioni per il driver» se si vuole usufruire del servizio Contactless e, più nello specifico, se si preferisce ricevere la pizza alla porta o all’androne d’ingresso. Nel primo caso il fattorino lascerà il cartone di fronte al vostro uscio e se ne andrà via, nel secondo invece lo appoggerà sopra il suo scooter e aspetterà che passiate a ritirarlo. In altri termini, o lui si avvicinerà a voi o voi vi avvicinerete a lui, ma sempre azzerando i rischi. Naturalmente, per non complicare la procedura, l’ideale sarebbe pagare in anticipo con carta di credito.

Le altre piattaforme
Domino’s Pizza è presente in Italia con 29 punti vendita sparsi tra Milano, Torino, Bologna, Modena, Piacenza, Bergamo e Trieste. «Siamo molto vicini alle persone che in questo momento stanno vivendo una situazione difficile – ha dichiarato in una nota il master franchisee Alessandro Lazzaroni – Con il nostro servizio, vogliamo far vivere ai nostri clienti momenti di serenità e benessere (…) Abbiamo deciso di introdurre questa nuova modalità di servizio e speriamo che possa essere apprezzata». In attesa che la consegna contactless prenda definitivamente piede, non è escluso che i consumatori non possano comunque fornire analoghe indicazioni alle altre piattaforme. Qualora non fosse possibile scrivere apposite note preliminari, nulla vieterà di accordarsi al citofono direttamente con il rider. Una piccola accortezza in più, per il bene di tutti.

Fonte: corriere.it

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