Il pollo fritto di Kfc apre 25 nuovi store nel 2022

Venti milioni di euro di investimenti, venticinque nuovi ristoranti e oltre 500 nuovi posti di lavoro (indotto compreso). Sono i numeri che sintetizzano i piani di espansione in Italia nel 2022 di KFC (Kentucky Fried Chicken), l’azienda leader mondiale del pollo fritto. Il trend di crescita ha portato all’apertura di 57 store dal 2014, anno in cui il marchio del Colonnello Harland Sanders ha varcato i confini nazionali.

Sono oltre mille «i posti di lavoro creati» sottolineano da KFC, con «una presenza femminile pari al 53%», e «più di 10 milioni i clienti serviti nel 2021», per un giro annuo d’affari di circa 65 milioni di euro. Delle 25 nuove aperture previste, il 40% sarà al Nord, il 20% al Centro e il 40% al Sud, «secondo tipologie differenti per offrire ai clienti il massimo della flessibilità, in totale coerenza con il contesto in cui sono inseriti».

Oltre ai ristoranti nelle food court dei centri commerciali (20% delle nuove aperture), verrà dedicato particolare spazio ai ristoranti nelle città (40% del nuovo mercato) e soprattutto nei centri storici, locali nella stragrande maggioranza dei casi dotati di finestra take away esterna per l’acquisto e il ritiro dei prodotti senza entrare nel ristorante (nel 2021 questa modalità ha coperto la metà del servizio), e di un dehors per mangiare all’aperto. In aumento anche le aperture con corsia drive thru (30% dei nuovi punti vendita): questo per rispondere a qualsiasi esigenza di sicurezza e distanziamento sociale, ma anche per rendere l’esperienza del gusto sempre più libera e inclusiva.
Per il 2022, KFC Italia ha scelto di dotarsi di un proprio servizio di consegna a domicilio: «una decisione che deriva dalla volontà di controllare direttamente questo canale offrendo la migliore qualità del servizio e una gestione del lavoro attenta e responsabile».

«L’Italia è il mercato europeo con il più alto potenziale di crescita e lo dimostra il fatto che non ci siamo mai fermati, anche negli ultimi due anni – afferma Corrado Cagnola, amministratore delegato di KFC Italia –. Oggi siamo in 13 regioni e vogliamo rendere la nostra presenza ancora più capillare, forti del successo che il nostro prodotto riscuote nel nostro Paese. Tutto il sistema KFC Italia è pronto a investire per uno sviluppo solido e sostenibile, che significa occupazione, indotto, qualità, lotta agli sprechi e naturalmente una proposta di ristorazione unica e distintiva».

La società ribadisce l’impegno contro lo spreco alimentare: «dal 2017 i ristoranti italiani raccolgono e donano le eccedenze alimentari a strutture che aiutano le persone in difficoltà sul territorio, grazie alla partnership con la Fondazione Banco Alimentare. Negli ultimi quattro anni, con il Progetto Harvest, sono stati donati ben 46mila pasti, e si punta a crescere coinvolgendo nell’iniziativa un numero sempre maggiore di ristoranti sull’intero territorio nazionale».

Fonte: ilsole24ore.com 

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