#RIpills. Covid-19 e Retail. Parla Paolo Denti, Senior Advisor Soul: “Tre elementi chiave di trasformazione per competere nella “nuova” normalità”

Ci siamo tutti trovati di fronte ad un nuovo esame di maturità, più grande, più difficile e senza la possibilità di prepararci. Tutti, indistintamente, di fronte all’emergenza Covid-19.

Le nostre vite sono cambiate improvvisamente, sia dal punto di vista personale che dal punto di vista professionale.

Qualcuno ha dovuto assumersi grandi responsabilità e prendere decisioni importanti. Qualcuno, anzi moltissimi, sono dovuti intervenire in prima linea, per essere al servizio della comunità, correndo rischi enormi.

Tutti comunque abbiamo dovuto affrontare due aspetti fondamentali di questa difficile prova:

1. rispettare le regole, con un rinnovato senso di orgoglio e di appartenenza al nostro paese, l’Italia, e con un profondo senso di rispetto verso le altre persone;

2. pianificare il futuro, in una dimensione nuova, che sarà certamente una “nuova” normalità.

La prima prova sembrerebbe relativamente semplice. E se è vero che abbiamo tutti gioito per la realizzazione di strutture ospedaliere in tempi record, è anche vero che è naturale conseguenza, domandarsi perché in una situazione di “non emergenza” qualcuno abbia reso queste imprese impossibili.

E’ importante comunque sentire un forte senso di appartenenza a un Paese che è in grado di rispettare ed esprimere sempre i propri valori, e non solo negli eventi straordinari.

Il rispetto per gli altri è però durato solo qualche settimana. Crollando poi sotto il peso delle regole. Sicuramente la paura, non solo della malattia, ma soprattutto quella economica, comunque vitale per il nostro futuro, ha giocato un ruolo importante in questo veloce mutamento.

Il nostro esame è già in parte fallito al primo punto.

Ma è quando dobbiamo affrontare il secondo, ossia pianificare il nostro futuro in una “nuova” normalità, che gli elementi negativi del primo rischiano di pregiudicare il risultato.

Si leggono moltissime previsioni e indicazioni in tutti i diversi settori, scenari e percentuali di tutti i tipi. Chiaramente non è mia intenzione intervenire in un campo così complicato, che lascio volentieri alle professionalità più competenti, ma posso avere un mio parere sulle strategie da attuare.

In base alla mia esperienza la pianificazione di una strategia futura, per affrontare la “nuova” normalità, dovrebbe fondare le sue radici su tre fattori chiave:

• Sostenibilità
• Velocità
• Semplificazione

Tre elementi chiave di trasformazione per competere nella “nuova” normalità.

Ma se abbiamo fallito il primo esame, siamo realmente in grado di superare il secondo?

La sostenibilità auguriamoci diventi un pilastro fondamentale nelle aziende per garantire un futuro ai nostri figli.

Quello che la comunità scientifica, nonostante le tante voci contradditorie, sembra confermare è che lo spillover sia stato la causa di questa, come di altre gravi epidemie, e potenzialmente possa generare problemi ancora più rilevanti in futuro.

Se non siamo in grado di rispettare gli altri nelle situazioni più semplici, siamo realmente in grado di prendere un impegno concreto per un approccio al business “sostenibile” ? Il mercato non ci riconoscerà il delta valore nel breve periodo, ma, se saremo in grado di assorbirne il delta costo, e se saremo coerenti e concreti nell’integrare la sostenibilità nei nostri valori e nella nostra mission, allora saremo in grado di progettare il futuro in questo senso. Non si tratta di rinunciare al fine aziendale di generare profitto ma bensì di farlo in maniera sostenibile.

La velocità è in gran parte legata alla corretta attuazione di una trasformazione digitale. Ciò non significa solo l’utilizzo di nuovi strumenti , come siamo tutti stati costretti a fare durante questo periodo di isolamento, bensì una vera e propria trasformazione culturale e di comportamento. La capacità di accogliere e integrare l’Intelligenza Artificiale, senza relegarla ad un ruolo di antagonista del mercato del lavoro, ma come stimolo affinché il lavoro possa proseguire il suo percorso evolutivo e di crescita.

Se non vediamo l’ora di tornare al vecchio metodo di lavoro, siamo realmente in grado di accettare questo cambiamento culturale? Non esistono altre ricette per la velocità . Di certo il problema non è di carattere tecnico o tecnologico. Si tratta di un profondo cambiamento delle persone. La velocità non è più una scelta, ma si tratta di un requisito del sistema.

La semplificazione ci permette in tutte le situazioni di emergenza, di indirizzare le risorse disponibili e di prendere le giuste decisioni, per superare i problemi e scoprire le nuove opportunità. Comunque si vogliano delineare gli scenari per il futuro del business, ritengo che la caratteristica trasversale tra tutti i settori sarà l’incertezza.

Semplificazione significa corretto governo dell’incertezza. Presa di decisione veloce ed in presenza della reale competenza. Semplificazione significa profonda revisione delle organizzazioni in direzione evolutiva, dove responsabilizzazione e sviluppo del singolo, sono direttamente correlati al risultato ed allo sviluppo dell’azienda.

In questo momento di profonda crisi e di grande incertezza saremo capaci di coinvolgere correttamente le nostre risorse, non solo per rassicurarle e motivarle ma soprattutto per ascoltarle, responsabilizzarle ed avviare, grazie a loro, la profonda trasformazione verso la “nuova” normalità?

Fonte: Retail Institute Italy

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