RETAIL TOMORROW: SHAPING THE FUTURE OF INNOVATION

A chiudere la prima giornata di Retail Tomorrow 2019, l’intervento di Elio Catania (Confindustria) che, nel sottolineare che l’evoluzione tecnologica consente un’enormità di cose che oggi solo la fantasia può limitare, che l’applicazione dell’intelligenza artificiale ai business e al retail è illimitata, ha evidenziato come  i numeri facciano pensare: “Soltanto il 10% delle piccole imprese ha un livello minimo di digitalizzazione accettabile. In Italia abbiamo 8.000 persone che escono dagli istituti tecnici superiori all’anno, noi avremmo bisogno di 50.000 per coprire un minimo di esigenze. In Germania sono 800.000 ogni anno. Non siamo di fronte a un problema tecnologico ma a come un’organizzazione assorbe queste tecnologie per trasformare le aziende e renderle più forti.” La ricetta? Un sapiente mix di capacità della leadership d’impresa e politica di affrontare la trasformazione come un grande progetto d’impresa, efficace execution della strategia, elemento che fa la differenza tra i vincenti e i perdenti.

Fa eco Enrico Trovati (Nexi) secondo cui “L’ecosistema deve diventare digitale per produrre valore, non la singola componente di back office, di produzione o di front end del sistema”. Partendo dal settore di sua più stretta competenza – quello dei pagamenti digitali – ha evidenziato come l’Italia parta indietro ma cresca molto di più che altri paesi europei, come la tecnologia porti con sé dei vantaggi enormi se sfruttata in maniera sensata, utilizzando sapientemente i dati, una direzione in cui loro spingono, anche cercando di rendere l’accesso alla tecnologia e al patrimonio informativo derivante i pagamenti digitali a tutti i piccoli retailer, e quindi cercare una sorta di democratizzazione di questa tematica digitale.

La chiusura è di Carlo Alberto Carnevale Maffé (SDA Bocconi), che chiosa affermando che il retail non è l’ultimo elemento della catena distributiva, è il primo nodo di una rete organizzativa di una domanda.

“Il digital da solo non fa crescere, fa crescere se ti agganci alle catene del valore. Per cui il passaggio fondamentale per il retail non è distributivo o commerciale è organizzativo” […] “Hire your customer “questo è il messaggio per chi fa retail, il retail è un nodo di un modello organizzativo della domanda e gli strumenti digitali sono il contratto per farlo”. Internet è la funzione HR dal lato del cliente, è una funzione di management non commerciale. “Il nuovo retail è un contratto che si firma in fabbrica non in negozio. Ingegneria dell’organizzazione della domanda è la vera grande sfida del retail del futuro”.

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