RETAIL TOMORROW: #TREND

Individuare la direzione per intraprendere il percorso più efficace guardando alle tendenze globali che stanno rimodellando il Retail: dallo scenario del retail fisico all’e-commerce, dall’evoluzione dei punti vendita alle tendenze in atto nei nuovi settori emergenti, quali sono i trend a cui guardare per adattare le proprie strategie ed essere in grado di offrire sempre più qualità nei servizi e un vero valore aggiunto ai consumatori?

Da questa domanda è partita la seconda sessione di Retail Tomorrow 2019. Ad introdurre il tema è stato Alberto Mattiello (Wunder Thompson), che  ha sottolineato come la tecnologia stia radicalmente cambiando il mercato, in cui si sta affacciando “una piattaforma di tecnologie fatta di Intelligenza Artificiale, rete 5G e confutazione quantica diversa da tutto quello che abbiamo visto fino ad ora” e che porta di fatto ad una trasformazione anche dei mindset dei clienti: secondo la classificazione utilizzata, di fatto si assiste ad una scomparsa (sempre meno graduale) – dei Locator (consumatori che sanno già esattamente cosa vogliono) perché già soddisfatti dal journey proposto dall’e-commerce, a favore degli Explorers (consumatori che cercano un’esperienza) e dei Dreamers (consumatori che non hanno le idee chiare e sono alla ricerca di ispirazione). Questo significa che l’esperienza in-store deve velocemente evolversi a favore di stimoli maggiori dedicati a queste ultime due categorie, che bisogna guardare più lontano, verso l’ampliamento del business e la creazione di un ecosistema con partner in grado di portare nuovo valore.

Argomenti confermati e declinati dagli speaker invitati a partecipare al panel da lui moderato: se Simona Portigliotti (Ceetrus Italy) ha parlato di nuova visione del centro commerciale, considerato sempre meno come puro punto di acquisto, sempre più come un hub, un palco di amplificazione, un luogo di condivisione in cui i consumatori possono trovare esperienze che spaziano dallo shopping alla ristorazione, ma anche all’intrattenimento artistico e culturale, con servizi anche logistici su misura, Michele Sarli (Inglesina Baby) ha ribadito che “il nuovo consumatore impone al mercato la sua centralità e la sua individualità”, ripensa la sua relazione verso le marche e i brand, e le aziende devono prendere atto del cambiamento ridefinire i paradigmi della relazione, con una visione più ampia sul pre, durante e post acquisto, integrando gli aspetti della digitalizzazione e facendo leva sulle tecnologie in-store per migliorare l’esperienza, sull’intelligenza artificiale per la comprensione del dato ma agendo anche sulla rivalorizzazione dei fondamentali della fisicità del negozio. “Nell’esperienza in negozio c’è ancora un patrimonio pazzesco da ricapitalizzare”, ha concluso.

Altro elemento oggetto di dibattito è stato il tema della personalizzazione, fondamentale in uno scenario in cui non esiste più un modello unico per tutti, ma canali differenziati a seconda delle esigenze di ognuno e delle esperienze ricercate dal singolo cliente, in cui l’e-commerce non può e non deve più essere considerato “un nemico” ma sempre più un “alleato” che porta nuove opportunità per raggiungere una fetta di target che altrimenti sarebbe persa.

Leggi anche:

RETAIL TOMORROW: OLTRE 300 PARTECIPANTI ALL’ANNUALE DUE GIORNI DEDICATA ALL’INNOVAZIONE NEL RETAIL

RETAIL TOMORROW: #EVOLUTION

RETAIL TOMORROW: #STRATEGY

RETAIL TOMORROW: #EXPERIENCE

RETAIL TOMORROW: SHAPING THE FUTURE OF INNOVATION

“RETAIL, E-COMMERCE & INDUSTRIA: INNOVAZIONE DIGITALE E NUOVE CONVERGENZE”, LA RICERCA DI MAILUP E RETAIL INSTITUTE ITALY

GUARDA IL VIDEO E LA GALLERY DELL’EVENTO

Leave A Reply

Vuoi diventare socio

di Retail Institute Italy?